venerdì 25 luglio 2014

Rosso pop a Brooklyn, e non solo.

A Brooklyn esiste una casa recentemente ristrutturata arredata dalla famosa Interior Designer Jessica Helgerson che mi ha folgorato. L'unione nello stesso ambiente dei colori rosso, melanzana e tiffany mi ha abbagliato e conquistato. Finalmente qualcuno che osa e non si accontenta di associare i rossi al grigio o il grigio al bianco. I colori predominanti cambiano gradualmente nelle varie stanze uniti da un filo conduttore sottile che lega pareti ed arredi e rende l'intero progetto armonico ed unico. 





Nel progetto si ritrovano gli arredi, le sculture, le caramiche e i lampadari di Laura Buchan, Michelle Quan, Heather WatkinsJulie Thevenot e Fredericks & Mae.

venerdì 18 luglio 2014

Il link di questa settimana

Questa settimana solo un link purtroppo. In ufficio stiamo facendo i salti mortali cercando di chiudere tutte le pratiche prima delle ferie e il tempo scarseggia per tutto. 

Da tempo però miro e rimiro la ghirlanda Bella Vista di Seletti per il mio giardino ed il week end scorso a Copenhagen erano una costante in ogni locale e sotto ogni ombrellone. Destino è stato che ieri mi arrivi una news letter da Buru Buru che presentava dei paralumi da apporre su ogni lucina della ghirlanda. Se prima era amore ora è passione sfrenata. Voi che ne dite? Vi piacciono?

 
Immagini Buru Buru

mercoledì 16 luglio 2014

Villa Sollentuna


Se Pippicalzelunghe fosse vissuta in Svezia scuramente la sua casa invece che Villa Villacolle si sarebbe chiamata Villa Sollentuna.
Oggi Sweden A&A su europaconcorsi ha presentato questo progetto, che nulla ha a che fare con la casa bohemienne di Pippicalzelunghe. Una splendida villa contemporanea sudiata nei minimi dettagli con una fusione impercettibile tra architettura ed interior design. Vi confesso che queto è il mio sogno professionale: ogni volta che un cliente mi chiede il progetto di una villa spero con tutta me stessa mi chieda una casa come questa. Ma arriverà il giorno...



 Immagini: Ake E: Son Lindman

lunedì 14 luglio 2014

Un, due, tre: Copenhagen

Eccomi di ritorno da Copenhagen. Che trauma atterrare a Malpensa con il diluvio. E pensare che ero partita con il mio giubbottino impermeabile in valigia ed ho finito per scottarmi le spalle! Penso di aver avuto la fortuna di visitarla nei suoi tre giorni più caldi dell'anno: 30 gradi abbondanti per giornate interminabili.
La città che ho visitato era luminosa, calda, soleggiata, piena di gente, con attività e negozi aperti fino a tardi. Mi sono persa nei suoi vicoli ed ho adorato il tour sul canale ma soprattutto dopo 20 anni ho ripreso in mano la bicicletta e non sono state tutte rose e fiori.
Io che sono una sportiva da salotto, ho adorato usare la bicicletta anche per andare in auditorium ad un concerto di flamenco rientrando a casa alle 23:00 con il tramonto davanti agli occhi.



I primi due giorni li ho passati in città facendo la turista: sono entrata in tutti i negozi di design (e vi assicuro che sono tantissimi), ho sonnecchiato nei prati e mangiato seduta sul bordo dei canali. Ad ogni angolo si trovano negozi di frutta e fiori con la merce esposta fin sulla strada. Le macchine per strada sono pochissime ma in compenso ai semafori nelle ore di punta si creano code lunghissime di biciclette. Le famiglie numerose sono attrezzate con biciclette a tre ruote e sul davanti un cassone dove alloggiano i bambini e la spesa della giornata. 
Ho avuto anche la fortuna di essere lì durante il Jazz Festival e in ogni strada, piazza e parco c'erano concertini di artisti da tutto il mondo. 
Il sole mi ha anche permesso di fare lunghe passeggiate sulla spiaggia ed ammirare un surreale paesaggio moderno fatto da fila di pale eoliche che uscivano dal mare e dall'immagine sfocata dei 17 km di ponte che collegano la città con la svezia. 
Due giorni davvero diversi da come me li ero immaginati!





Il terzo giorno sono stata accompagnata a visitare  un paesino di pescatori al sud, Dragor. Il borgo formato intorno alla piazza principale ha stradine strette piene di fiori e si affaccia sui tipici stabilimento balneari del nord. Nella piazza ho avuto anche la fortuna di trovare un mercatino di artisti locali (ma questo ve lo racconto in un altro post). Le case qui sono costruite con i tetti in canniccio, le assi sulle pareti sono a vista e sulle finestre dei vicoletti stretti sono montati sistemi a specchio che permettono di controllare il vicolo seduti sul proprio divano: la versione nordica delle vecchine che chiaccherano sulla porta facendosi i fatti di tutti. Al confine del centro storico c'è un hotel che si affaccia sul mare in cui penso organizzerò presto una vacanza relax.

giovedì 3 luglio 2014

A San Francisco la casa vittoriana di Meg Rayan

Inutile questa settimana la mia mente è fissa oltre oceano. Navigando qua e la in rete, ho scovato le foto della casa di Meg Ryan a San Francisco. Vittoriana, ricca e arredata con un tipico stile yankee mi lascia comunque a bocca aperta, fosse anche solo per la vista. Pensate che è stata messa in vendita a quasi 9 milioni di dollari: qualcuno di voi fa un'offerta?




Immagini Redfin

mercoledì 2 luglio 2014

Continuiamo a sognare, oggi andiamo a Boston.

Che dire, New York ha un fascino indiscusso tutto suo, è una fuoriclasse che non ha eguali nel mondo. Tuttavia anche questi scatti di Boston mi intrigano in modo diverso; penso alla storia ed ad un vecchio libro che avevo scovato da bambina nella libreria di mia nonna di cui non ricordo il nome ambientato proprio a Boston all'epoca in cui la città veniva costruita. E poi penso ancora ad Ally McBeal che cammina nei suoi cappottini per le strade fumose parlando con Barry White. E poi proprio accanto a Boston c'è Salem: quanti film ho visto ambientati qui...
Si si, non deve passare troppo tempo da un mio viaggio laggiù!





martedì 1 luglio 2014

SOS regalo battesimo!

A breve il mio nipotino sarà battezzato e io mi trovo immersa tra mille idee per il regalo senza riuscire a decidere. Ho così deciso di scrivere questo post per chiarirmi un po le idee e magari avere da voi qualche suggerimento.

Quello su cui mi arrovello è:
1- non regalare oggetti d'oro, lo trovo alquanto demodè e comunque arriverranno sicuramente da zii vari
2- non c'è la lista nasciata, che altrimenti sarebbe facile, vai in negozio e lo svaligi
3- siamo zii giovani, creativi e dinamici per cui l'idea di dare direttamente dei soldi non ci piace
4- regalare la classica cosa che serve: bello, ma cosa è che serve davvero? mica si può prevedere cosa servirà fra qualche anno?
5- tutti dicono: "bè al battesimo si deve regalare qualcosa che resta"; io mi dico, perchè, secondo me meglio qualcosa che usa e che magari distrugge invece che qualcosa che rimane chiuso nell'armadio a prendere polvere.

Sono quini giorni che navigo in rete e ho trovato un sacco di cose che mi hanno ispirato, anzi che ho adorato, ma continuo ad avere dei dubbi, magari anche sull'adeguatezza del regalo e sui cinque punti che vi ho elencato. Voi che ne dite? Mi aiutate? Vi faccio vedere che ho trovato.

Parto dal Cavalluccio Hobby Horse di Ferm  Living (qui a fianco) e poi scendendo:
  1. Choco Cavallino di Italtrike made in Italy
  2. lampada da tavolo Orso Gift di Officina Crea
  3. Pouf Annibale Outdoor di Il Saccotto
  4. Deskhouse di Ninetonine
  5. stiker "Bleu d'Etoiles"di Lilipinso
  6. il seggiolone tascabile da viaggio di Tot Seat
  7. l'altalena Swing with the plants di FULFULdesign
  8. scatole contenitori LEGO, magari piene di giochini ed in gran quantità
  9. seduta Wuff di Studio di Eero Aarnio
  10. automobilina Max di Sirch
  11. cuscino Octpus di Ferm Living
  12. dinosauro Dino di Eero Aarnio.




Avete altre idee?